03.03.2021 – Sondrio – Minervini
L’espressione “danno morale” è impiegata per indicare uno dei molteplici, possibili pregiudizi di tipo non patrimoniale, vale a dire la sofferenza soggettiva ed interiore cagionata dal reato, in sé considerata – la cui intensità e durata nel tempo rilevano non già ai fini della esistenza del danno, bensì della mera quantificazione del relativo ristoro – ma anche il pregiudizio derivante dalla lesione della dignità ed integrità morale della persona, quale massima espressione della dignità umana.
SENTENZA