Istituto di Conciliazione e Alta Formazione
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Argomento della controversia

17.03.2022 – Palermo – Zagarella

L’assemblea dei condomini è stata instaurata regolarmente nel rispetto delle norme di legge sostanziali e delle maggioranze prescritte e presenti all’assemblea. Infine, non sussiste alcuna possibile valutazione in ordine al presunto conflitto di interessi con quelli dei due condomini indicati dall’attrice. Al riguardo è del tutto carente d’interesse potendo e dovendo, ove ne avessero rilevato l’esigenza, impugnare siffatta delibera assembleare i predetti condomini e non l’attrice odierna che ex art. 100 c.p.c. è del tutto carente d’interesse sul punto.
SENTENZA

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08.03.2022 – Ravenna – Gilotta

La relazione redatta dal consulente tecnico nel corso di un procedimento di mediazione, che si concluda senza accordo, può essere prodotta nel successivo giudizio ad opera di una delle parti senza violare le regole sulla riservatezza, in virtù di un equilibrato contemperamento fra la citata esigenza di riservatezza che ispira il procedimento di mediazione e quella di economicità e utilità delle attività che si compiono nel corso ed all’interno di tale procedimento. Ne consegue che il Giudice potrà utilizzare tale relazione come prova atipica valutabile secondo scienza e coscienza, con prudenza, secondo le circostanze e le prospettazioni, istanze e rilievi delle parti più che per fondare la sentenza per trame argomenti ed elementi utili di formazione del suo giudizio
SENTENZA

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21.02.2022 – Taranto – Attanasio

L’assemblea condominiale nella riunione del 10.4.19 non poteva auto annullare la delibera zione (validamente) formatasi circa un anno prima né quella tenutasi il 20.6.19 poteva ratificarne l’operato e disporre il recesso dalla transazione in parola. È evidente che tali iniziative si pongono in contrasto con il dettato de llart.1137 c.c. e, di riflesso, con l’attitudine esecutiva delle delibere (ormai) vincolanti per tutti i condomini, nonché con le regole poste dagli artt.1372 -1373 c.c. in ambito negoziale, che consentono il recesso unilaterale dal contratto (qual è l’intesa transattiva) solo a de terminate condizioni.
SENTENZA

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07.02.2022 – Ravenna – Baronio

Con la sottoscrizione del verbale di conciliazione, assistito dalla sua piena efficacia esecutiva, cessa anche la sovrastante vertenza giudiziale poiché le parti hanno scelto una composizione concordata della lite così realizzando quello scopo dell’attivo voluto e perseguito dalla mediazione obbligatoria.
SENTENZA

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01.02.2022 – Rovigo – Romanin

Parte convenuta all’udienza del 5 novembre 2019 ha eccepito l’improcedibilità della domanda per mancato esperimento della mediazione, ma come detto si tratta di un’eccezione infondata, ove si consideri che la mediazione era stata svolta nei confronti di tale convenuto, avendo invece parte attrice omesso di avviare la mediazione obbligatoria, dopo il termine concesso dal giudice, solo nei confronti di altri convenuti.
SENTENZA

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01.02.2022 – Milano – Attardo

Nel caso odierno, di mediazione convenzionale, le parti hanno voluto favorire una soluzione stragiudiziale delle controversie contrattuali, e si sono pertanto obbligate reciprocamente a svolgere il tentativo di mediazione, prima di agire in giudizio.
SENTENZA

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19.01.2022 – Roma – Caiffa

Con la sentenza che dichiara l’improcedibilità, il Giudice è tenuto a regolare le spese di lite e, facendo applicazione del principio della soccombenza, si dovrà condannare la parte attrice che ha promosso l’azione di risoluzione del contratto. Si consideri, poi, la Società attrice non otteneva ordinanza provvisoria di rilascio, per cui non risulta vittoriosa avuto riguardo alla propria domanda di condanna al rilascio dell’immobile.
SENTENZA

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18.01.2022 – Brescia – Tinelli

Le parti richiedenti si sono limitate ad invocare l’indirizzo giurisprudenziale secondo cui, in caso di violazione delle distanze tra costruzioni il danno deve ritenersi in re ipsa, senza necessità di una specifica attività probatoria. Sul punto, si ritiene, invece, di aderire all’orientamento della Corte di Cassazione opposto, secondo il quale la violazione delle norme sulle distanze legali, mentre legittima sempre la condanna alla riduzione in pristino, non costituisce di per sé fonte di danno risarcibile, essendo al riguardo necessario che chi agisca per la sua liquidazione deduca e dimostri l’esistenza e la misura del pregiudizio effettivamente realizzatosi.
SENTENZA

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12.01.2022 – Torino – De Magistris

Nel caso in esame il vizio lamentato attiene ai criteri di riparto delle spese condominiali e si riflette nella eventuale annullabilità della delibera 15.10.2019, impugnata in via incidentale con l’opposizione a decreto ingiuntivo, con conseguente inammissibilità del motivo di opposizione perché proposto in via di eccezione, e non con domanda riconvenzionale, quando era decorso il termine perentorio di 30 giorni indicato dall’art 1137 co.2 c.c.
SENTENZA

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04.01.2022 – Treviso – Merlo

La stessa Suprema Corte ha recentemente affermato che la condizione di procedibilità può ritenersi realizzata al termine del primo incontro davanti al mediatore, qualora una o entrambe le parti, richieste dal mediatore dopo essere state adeguatamente informate sulla mediazione, comunichino la propria indisponibilità di procedere oltre, principio fatto proprio e ribadito dalla Corte anche nella successiva sentenza n. 18068 del 5.07.2019.
SENTENZA

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04.01.2022 – Ravenna – Gilotta

Si ritiene, in particolare, data la genericità della dizione “proposta conciliativa” che essa sia atta a ricomprendere anche le proposte – adeguatamente provate e circostanziate – formulate in via stragiudiziale, dovendosi intendere il successivo riferimento alle “spese del processo maturate dopo la formulazione della proposta”, quale limite obiettivo della risarcibilità, circoscritta alle sole spese processuali e non anche a quelle extra-processuali.
SENTENZA

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30.12.2021 – Roma – Miccio

La domanda di mediazione evidenzia come parte attrice sapesse dal principio come individuare correttamente l’amministratore e, dunque, non è applicabile al caso di specie il principio giurisprudenziale dalla stessa richiamato (Cass. 17352/09) non potendosi ravvisare nella specie quelle “circostanze non imputabili al richiedente” che autorizzano sostanzialmente una rimessione in termini rispetto al termine decadenziale di impugnazione.
SENTENZA

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25.12.2021 – Milano – Appiani

Preliminarmente si rigetta l’istanza di improcedibilità della causa per mancato esperimento del tentativo di mediazione.
La mediazione non è condizione di procedibilità per l’azione revocatoria, materia che non è elencata nel testo di legge, a nulla rilevando che il credito fonte dell’obbligazione revocanda derivi da rapporto bancario.
SENTENZA

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23.12.2021 – Roma – Landi

Si ritiene che sussistano i presupposti per dichiarare in via preliminare il giudizio improcedibile a causa del mancato/tardivo esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione.
Va osservato, innanzitutto, che l’oggetto del contendere, trattandosi di contestazione di contratti bancari e della accessoria fideiussione, rientra tra le materie indicate dall’art. 5 del d. lgs. 28/2010, come modificato con il decreto legge 69/2013 conv. in l. 98/2013, per le quali è previsto, come condizione di procedibilità della domanda giudiziale, l’esperimento obbligatorio, in via preliminare, del tentativo di mediazione.
SENTENZA

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15.12.2021 – Pavia – Frangipani

Di risposta, la compagnia assicurativa sostiene che proprio per il fatto che M.XXXX P.XXXXXX insistesse nella richiesta della rifusione delle spese per l’intervento non indennizzabile, non vi era stata alcuna partecipazione al procedimento di mediazione, reputato da G inutile stante le ostinate richieste dell’assicurato. Reputa questo giudice che la ritenuta inutilità dell’esperimento della mediazione obbligatoria non possa essere un giustificato motivo per non parteciparvi, di talché la mancata partecipazione può essere valutata ai fini della decisione sulle spese di lite.
Né va dimenticato che l’assicurazione ha omesso di versare all’attore quanto riteneva dovuto sulla base del contratto e dei propri accertamenti medici e in giudizio ha infondatamente sostenuto l’inoperatività della polizza.
SENTENZA

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03.12.2021 – Taranto – Gloria

L’interruzione della decadenza e della prescrizione previste dall’art. 5, comma 6, del D.lgs. n. 28/2010 in materia di mediazione obbligatoria si verifica non già per effetto della sua mera presentazione, ma solo nel momento in cui l’istanza di mediazione è comunicata alle altre parti, adempimento cui può provvedere la stessa parte istante ai sensi dell’art. 8, comma 1 del medesimo decreto legislativo.
SENTENZA

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