Istituto di Conciliazione e Alta Formazione
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Improcedibilità della domanda

25.03.2022 – Oristano – Cassazione

Dovendo verificare il potere di rappresentanza di colui che è comparso in nome e per conto dell’attore all’incontro di mediazione, stante la contestazione delle convenute, è decisiva la modalità con cui si dovrebbe attuare la riduzione, desumibile dalla volontà processuale, che univocamente non è di chiedere la legittima in natura, bensì di chiederne il valore, limitando la domanda alla reintegrazione per equivalente. Se così è, e non si vede alternativa, non essendo stata posta mai in discussione l’attribuzione di beni determinati da parte del defunto, si deve ritenere che il pagamento della somma necessaria per reintegrare la quota del legittimario, eventualmente lesa, possa essere stabilita in via transattiva anche con una comune scrittura privata, senza bisogno di autentica della firma.
SENTENZA

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01.02.2022 – Rovigo – Romanin

Parte convenuta all’udienza del 5 novembre 2019 ha eccepito l’improcedibilità della domanda per mancato esperimento della mediazione, ma come detto si tratta di un’eccezione infondata, ove si consideri che la mediazione era stata svolta nei confronti di tale convenuto, avendo invece parte attrice omesso di avviare la mediazione obbligatoria, dopo il termine concesso dal giudice, solo nei confronti di altri convenuti.
SENTENZA

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01.02.2022 – Milano – Attardo

Nel caso odierno, di mediazione convenzionale, le parti hanno voluto favorire una soluzione stragiudiziale delle controversie contrattuali, e si sono pertanto obbligate reciprocamente a svolgere il tentativo di mediazione, prima di agire in giudizio.
SENTENZA

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12.01.2022 – Torino – De Magistris

Nel caso in esame il vizio lamentato attiene ai criteri di riparto delle spese condominiali e si riflette nella eventuale annullabilità della delibera 15.10.2019, impugnata in via incidentale con l’opposizione a decreto ingiuntivo, con conseguente inammissibilità del motivo di opposizione perché proposto in via di eccezione, e non con domanda riconvenzionale, quando era decorso il termine perentorio di 30 giorni indicato dall’art 1137 co.2 c.c.
SENTENZA

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10.01.2022 – Roma – Corbo

Nel caso di specie l’istanza di mediazione versata in atti si presenta del tutto generica, non contiene alcun riferimento alle singole delibere impugnate ed ai vizi ad esse imputati; la domanda giudiziale, invece, contiene l’impugnativa di più deliberati (si tratta, infatti, di più delibere assunte su diversi ordini del giorno della stessa seduta) e l’esposizione, per ciascuna di essi, dei singoli vizi denunciati (contemplando, peraltro, in alcuni casi, anche censure che non si sostanziano, strictu sensu, in vizi di legittimità delle delibere).
SENTENZA

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23.12.2021 – Roma – Landi

Si ritiene che sussistano i presupposti per dichiarare in via preliminare il giudizio improcedibile a causa del mancato/tardivo esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione.
Va osservato, innanzitutto, che l’oggetto del contendere, trattandosi di contestazione di contratti bancari e della accessoria fideiussione, rientra tra le materie indicate dall’art. 5 del d. lgs. 28/2010, come modificato con il decreto legge 69/2013 conv. in l. 98/2013, per le quali è previsto, come condizione di procedibilità della domanda giudiziale, l’esperimento obbligatorio, in via preliminare, del tentativo di mediazione.
SENTENZA

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21.12.2021 – Napoli – Cassazione (3)

L’assenza in mediazione delle parti invitate, non può condurre a diverse soluzioni. Infatti, nel solco dell’insegnamento di legittimità deve ritenersi che essendo stata accertata la mancata partecipazione della parte personalmente al procedimento di mediazione e risultando altresì che il difensore per essa presente fosse ragionevolmente munito della sola procura alle liti conferita per il processo, con la conseguenza che lo stesso non può considerarsi validamente delegato a partecipare in sostituzione della parte alle attività di mediazione.
SENTENZA

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21.12.2021 – Napoli – Cassazione (2)

Tali rilievi consentono di ritenere inesistente il verbale di mediazione prodotto dalla banca appellante che, per ciò stesso, non ha fornito la prova dell’avvenuto svolgimento della mediazione. Svolgimento che – considerata l’assenza della parte appellante – comunque non avrebbe consentito di ritenere esperita la condizione di procedibilità dell’appello.
SENTENZA

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21.12.2021 – Napoli – Cassazione

Il successo dell’attività di mediazione è riposto nel contatto diretto tra le parti e il mediatore professionale il quale può, grazie alla interlocuzione diretta ed informale con esse, aiutarle a ricostruire i loro rapporti pregressi, ed aiutarle a trovare una soluzione che, al di là delle soluzioni in diritto della eventuale controversia, consenta loro di evitare l’acuirsi della conflittualità e definire amichevolmente una vicenda potenzialmente oppositiva con reciproca soddisfazione, favorendo al contempo la prosecuzione dei rapporti commerciali.
SENTENZA

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08.10.2021 – Roma – Franco

Chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa a
una controversia in materia di risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti deve, tramite il suo
avvocato, invitare l’altra parte a stipulare una convenzione di negoziazione assistita. Allo stesso modo deve
procedere, fuori dei casi previsti dal periodo precedente e dall’articolo 5, comma 1-bis, del decreto legislativo
4 marzo 2010 n. 28, chi intende proporre in giudizio una domanda di pagamento a qualsiasi titolo di somme
non eccedenti cinquantamila euro.
SENTENZA

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23.09.2021 – Pistoia – Iannone

Ritenuto che la causa potrebbe necessitare di un approfondito accertamento istruttorio – in particolare riguardo all’an e al quantum delle opere extra preventivo che parte opposta, ……s.r.l, sostiene di aver effettuato sull’abitazione sita in ……, nonché sulla imputabilità della somma di € 5.000,00 che parte opponente, Sig. ……, afferma di aver congruamente pagato per i lavori effettuati sul predetto immobile – , con conseguente aggravio delle tempistiche e dei costi processuali, destinato a riverberarsi negativamente sugli interessi delle parti
ORDINANZA

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23.09.2021 – Aosta – Manna

Il termine di prescrizione dell’azione revocatoria non può che decorrere dalla trascrizione dell’atto dispositivo riguardante beni le cui vicende traslative sono assoggettate a trascrizione; questa Corte ha già avuto modo di chiarire che la disposizione dell’art. 2903 c.c., laddove stabilisce che l’azione revocatoria si prescrive in cinque anni dalla data dell’atto, deve essere interpretata, attraverso il coordinamento con la regola contenuta nell’art. 2935 c.c., nel senso che la prescrizione decorre dal giorno in cui dell’atto è stata data pubblicità ai terzi, in quanto solo da questo momento il diritto può esser fatto valere e l’inerzia del titolare protratta nel tempo assume effetto estintivo.
SENTENZA

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10.09.2021 – Pavia – Rocchetti

Va tenuto presente che le conseguenze della mancata partecipazione alla procedura di
mediazione sono valutate e soppesate diversamente dalla legge, a seconda che si tratti della parte istante
ovvero della parte invitata: solo nel primo caso, infatti, è prevista la sanzione più grave della improcedibilità della domanda, mentre nel secondo caso, ove sia la parte invitata a non partecipare “senza giustificato motivo” (personalmente o mezzo di rappresentante validamente nominato), il giudice del
successivo giudizio dovrà condannare la “parte costituita” (logicamente la parte convenuta) al versamento di
un importo pari al contributo unificato e potrà desumere dal comportamento tenuto in mediazione “argomenti di prova” ex art. 116 c.p.c.
SENTENZA

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22.07.2021 – Monza – Albanese

Come si evince dall’ unico verbale di mediazione prodotto in atti, il quale, è bene ripeterlo, non dà adeguata contezza dell’ effettiva fissazione di precedenti incontri, l’ unico concretamente documentato, a questo punto presumibilmente il primo e anche l’ultimo, è quale, piuttosto, al fine di consentire al Tribunale di ritenere avverata la condizione di procedibilità e , conseguentemente, di esaminare nel merito la fondatezza o meno delle variegate domande proposte, avrebbe dovuto necessariamente parteciparvi ivi rappresentando, eventualmente, la propria volontà di non concludere alcun accordo di mediazione. Ne consegue anche per tale via la pronuncia di improcedibilità delle domande.
SENTENZA

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19.07.2021 – Foggia – Lacatena

La domanda di mediazione presentata unilateralmente dinanzi ad un organismo che non ha competenza territoriale non produce, dunque, alcun effetto. Tale competenza territoriale è derogabile solo su accordo delle parti, che possono rivolgersi, con domanda congiunta, ad altro Organismo.
SENTENZA

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07.07.2020 – Roma – Cassazione

Poiché l’opponente si è attivato promuovendo il giudizio di opposizione – che è, in concreto, l’unico rimedio processuale che la legge gli riconosce in presenza di un provvedimento monitorio – ricollegare alla sua inerzia nel promuovere il procedimento di mediazione un effetto identico appare un’evidente forzatura, stante la non confrontabilità delle due situazioni.

La procedura di mediazione ha una finalità deflattiva, in armonia col principio costituzionale della ragionevole durata del processo; ma è altrettanto evidente che – come ha ancora rilevato il Procuratore generale – nel conflitto tra il principio di efficienza (e ragionevole durata) e la garanzia del diritto di difesa, quest’ultimo deve necessariamente prevalere.
SENTENZA

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