Regolamento
ICAF si attiene ad un Regolamento serio e di alta qualità, depositato e approvato dal Ministero della Giustizia; conforme al Dlgs 28/2010 e s.m.i. ed in linea con la prassi UNI 98-2010, si differenzia dai regolamenti degli altri organismi di mediazione perché da un lato incoraggia la libertà del mediatore di condurre la mediazione e dall’altro lato fornisce delle linee guida e delle indicazioni che favoriscono una conclusione positiva nel procedimento.
Ad affiancare il Regolamento, ci sono altri documenti importanti: il Codice Etico, il Manuale di procedura (al cui interno una sezione è dedicata agli Sportelli di Conciliazione) e il Manuale del mediatore (che contiene i requisiti di accesso e permanenza dei mediatori all’interno dell’Organismo e la sezione sui crediti professionalizzanti).
Ciascun componente e collaboratore di ICAF (Responsabile dell’Organismo di Mediazione, Direttore Scientifico dell’Ente di Formazione, Segreteria Generale, Responsabili delle sedi secondarie, Referenti degli Sportelli di Conciliazione, Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa, professionisti, mediatori civili, utenti e clienti) deve attenersi strettamente al Regolamento e al Codice Etico.
I mediatori, i Responsabili delle sedi e degli Sportelli di Conciliazione, oltre ai documenti sopra citati, devono attenersi anche al Manuale di Procedura e al Manuale del Mediatore.
Prima di scegliere un Organismo presso il quale avviare una mediazione, è importante leggere e conoscere il Regolamento e il Codice Etico in ogni dettaglio.
In particolare, il Regolamento di ICAF dà l’opportunità alla parte istante (colei che ha avviato la mediazione), nel caso di assenza delle parti convenute, di avviare il procedimento di mediazione unilateralmente, anche fino alla richiesta di proposta al mediatore, con lo scopo di sollecitare la partecipazione tardiva delle altre parti.